
La posizione dell’Etiopia e del Kenya nei confronti dei BRICS: Bilanciare gli interessi tra i BRICS e l’Occidente
Sono diverse le ragioni per cui l’Occidente ha incontrato difficoltà nel trattare con molti Paesi in via di sviluppo, per citarne alcune. Le mutevoli dinamiche del potere globale, i diversi sistemi politici e le diverse ideologie, i retaggi storici e il colonialismo, gli interessi economici e la competizione sulle risorse e la competizione geopolitica.
Uno sviluppo sorprendente e imprevisto che è emerso è l’opposizione di diverse nazioni dell’Africa occidentale, tra cui il Mali, il Niger, il Burkina Faso e la Guinea Bissau, che hanno subito colpi di stato e rovesciato i loro leader. Questa rivolta deriva dall’insoddisfazione per lo sfruttamento da parte dell’Occidente delle loro abbondanti risorse, mentre le loro popolazioni continuano a sopportare una povertà al di sotto della soglia di povertà. Questa svolta ha inferto un duro colpo agli interessi dell’Occidente nella regione.
La potenziale inclusione di Etiopia e Kenya nell’alleanza dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) ha suscitato discussioni sulle opzioni strategiche disponibili per Paesi come la Somalia. Nel momento in cui queste nazioni dell’Africa orientale stanno valutando l’opportunità di aderire ai BRICS, si trovano di fronte a una decisione cruciale su quale sia il loro migliore interesse: allinearsi ai BRICS o perseguire negoziati difficili per mantenere i legami con l’Occidente.
L’alleanza dei BRICS rappresenta un netto cambiamento nelle dinamiche del potere globale, con i Paesi membri che rappresentano collettivamente una parte significativa della popolazione, della produzione economica e delle capacità militari del mondo. L’adesione ai BRICS potrebbe offrire all’Etiopia e al Kenya diversi vantaggi potenziali, tra cui il rafforzamento dei partenariati commerciali, lo sviluppo delle infrastrutture, la cooperazione tecnologica e l’accesso a fonti di finanziamento alternative. Inoltre, i BRICS offrono a questi Paesi una piattaforma per esercitare una maggiore influenza sulla scena globale e potenzialmente rimodellare l’ordine mondiale esistente.
La Somalia, come molte altre nazioni, deve soppesare attentamente le proprie opzioni nel decidere se allinearsi ai BRICS o mantenere i legami con l’Occidente. L’Occidente, tradizionalmente dominato dagli Stati Uniti e dall’Europa, offre alleanze politiche, economiche e militari consolidate che hanno fornito un sostegno significativo alla Somalia in vari settori. La cooperazione con l’Occidente è stata spesso caratterizzata da aiuti allo sviluppo, assistenza alla sicurezza e legami diplomatici in linea con i valori occidentali quali democrazia, diritti umani e buon governo.
Tuttavia, l’adesione ai BRICS potrebbe potenzialmente fornire opportunità alternative alla Somalia. I Paesi BRICS hanno mostrato un crescente interesse per l’Africa, investendo molto in progetti infrastrutturali, accordi commerciali e iniziative di sviluppo. Ciò potrebbe offrire alla Somalia nuove strade per la crescita economica, una maggiore integrazione regionale e l’ampliamento dei legami diplomatici. Inoltre, l’approccio dei Paesi BRICS alle relazioni internazionali enfatizza spesso la non ingerenza, che potrebbe essere in sintonia con il desiderio di sovranità e autodeterminazione della Somalia.
Piuttosto che considerare la scelta tra BRICS e Occidente come reciprocamente esclusiva, Etiopia, Kenya e Somalia potrebbero cercare di trovare un delicato equilibrio tra i due. Queste nazioni possono perseguire una politica estera sfaccettata che consenta loro di mantenere forti legami con l’Occidente, esplorando al contempo le opportunità offerte dai BRICS. Questo approccio consentirebbe loro di diversificare le partnership, di sfruttare i punti di forza di entrambe le alleanze e di perseguire più efficacemente i propri interessi nazionali.
La considerazione attiva dell’Etiopia e del Kenya di aderire ai BRICS solleva questioni importanti per la Somalia e per altre nazioni della regione. La decisione di allinearsi ai BRICS o di mantenere i legami con l’Occidente è complessa e richiede un’attenta riflessione e una considerazione dei potenziali benefici e rischi associati a ciascuna opzione. Trovare un equilibrio tra le due alleanze può offrire il meglio dei due mondi, consentendo ai Paesi di sfruttare i vantaggi offerti dai BRICS pur mantenendo le preziose partnership e il sostegno fornito dall’Occidente. In definitiva, la scelta dovrebbe essere guidata dal perseguimento degli interessi nazionali, dello sviluppo economico e della stabilità regionale.
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