La Banca Mondiale potrebbe tornare a finanziare progetti per il gas naturale

La Banca Mondiale potrebbe tornare a finanziare progetti per il gas naturale

La Banca Mondiale potrebbe essere aperta a finanziare progetti di gas in Mozambico per garantire un maggiore accesso all’energia, se i costi sono i più economici tra le fonti energetiche, ha dichiarato Victoria Kwakwa, Vicepresidente della Banca Mondiale per l’Africa Orientale e Meridionale, a Bloomberg in un’intervista pubblicata lunedì.

Nel 2017, il Gruppo Banca Mondiale aveva dichiarato che non avrebbe più finanziato l’upstream di petrolio e gas dopo il 2019. Tuttavia, il Gruppo ha osservato che “in circostanze eccezionali, verrà presa in considerazione la possibilità di finanziare il gas upstream nei Paesi più poveri, laddove vi sia un chiaro beneficio in termini di accesso all’energia per i poveri e il progetto rientri negli impegni assunti dai Paesi nell’ambito dell’Accordo di Parigi”.

In Mozambico, uno dei Paesi più poveri a livello globale, il 30,6% della popolazione, circa 32 milioni di persone, aveva accesso all’elettricità nel 2020, secondo i dati della Banca Mondiale.

Kwakwa ha detto a Bloomberg che la Banca Mondiale potrebbe sostenere lo sviluppo del gas a monte del Mozambico, se si tratta della risorsa a più basso costo per far sì che un maggior numero di persone abbia accesso all’elettricità e per aiutare altri Paesi, attraverso le esportazioni, a ridurre le fonti energetiche più inquinanti come il carbone.

“La mia impressione sulle risorse di gas naturale del Mozambico è che possa svolgere un ruolo importante per la transizione globale”, ha detto Kwakwa a Bloomberg durante una visita in Mozambico.

“Stiamo vedendo che già la maggior parte del gas del Mozambico viene esportato in Europa, quindi l’Europa sta beneficiando del gas del Mozambico e impedisce all’Europa di tornare a fonti energetiche meno pulite”.

Le major petrolifere internazionali hanno diversi progetti al largo del Mozambico, dove negli ultimi anni sono stati scoperti grandi volumi di gas. Il gas naturale liquefatto (LNG) proveniente dall’Africa è una delle opzioni dell’UE per sostituire le forniture dei gasdotti russi.

Insorti e attacchi in prossimità delle aree di sviluppo del GNL hanno bloccato il progetto di TotalEnergies in Mozambico.

Ma l’italiana Eni a novembre ha avviato le esportazioni di GNL dal giacimento di gas Coral, nelle acque ultra-profonde del bacino di Rovuma, al largo del Mozambico.

“La prima spedizione di GNL dal progetto Coral South e dal Mozambico rappresenta un nuovo e significativo passo avanti nella strategia di Eni di sfruttare il gas come fonte che può contribuire in modo significativo alla sicurezza energetica dell’Europa, anche attraverso la crescente diversificazione delle forniture, sostenendo al contempo una transizione giusta e sostenibile”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi.

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Cristiano Volpi
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