
Il riequilibrio geopolitico del Kenya? Ruto abbraccia l’Occidente mentre i legami con la Cina si raffreddano
Da quando ha assunto l’incarico in agosto, Ruto ha abbracciato le relazioni economiche e diplomatiche del Kenya con gli Stati Uniti, il Regno Unito e altri Paesi occidentali, inducendo gli osservatori a chiedersi se la politica “Look East” del suo predecessore, che ha visto sorgere infrastrutture costruite in Cina in tutto il Paese dell’Africa orientale, stia volgendo al termine. La visita di Ruto a Washington, la scorsa settimana, per partecipare al Vertice dei Leader USA-Africa del Presidente Biden, è stata un’occasione per gli Stati Uniti di ricucire le relazioni strategiche gravemente danneggiate durante il mandato di Donald Trump. Il Presidente keniota ha rilasciato una sua dichiarazione sul potenziamento del commercio e degli investimenti tra l’Africa e gli Stati Uniti.
Le chiare aperture di Ruto verso Washington sono state in netto contrasto con gli atteggiamenti verso la Cina. Mentre Ruto e il suo vice Rigathi Gachagua hanno incontrato funzionari statunitensi di alto livello quasi 20 volte da quando sono entrati in carica, il Presidente avrebbe incontrato l’ambasciatore della Cina solo una volta. Tra le accuse di molti analisti occidentali sui prestiti predatori cinesi ai Paesi africani e le relative preoccupazioni per il crescente debito pubblico del Kenya, Ruto ha fatto una campagna in parte su una piattaforma scettica nei confronti di Pechino. Ha ripetutamente sottolineato l’intenzione di rendere pubblici i contratti governativi segreti firmati con Pechino per i progetti infrastrutturali, di porre fine al boom dei prestiti infrastrutturali e di espellere i lavoratori cinesi che svolgono lavori che potrebbero essere svolti da kenioti.
Oggi, Pechino rappresenta due terzi del debito esterno del Kenya, pari a 38 miliardi di dollari, in particolare quello contratto durante la costruzione di infrastrutture dal suo predecessore Uhuru Kenyatta. A ottobre, Nairobi non ha rispettato i suoi rimborsi, incorrendo in una multa che ha pagato.
Le pressioni di Ruto sembrano dare risultati. Moderna inizierà presto a produrre vaccini in Kenya, secondo i piani, unendosi a grandi aziende americane come General Electric, Meta, Google e Microsoft nello stabilire un’impronta nella potenza dell’Africa orientale. Dopo aver discusso con Mike Hammer, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Corno d’Africa, il Kenya ha intensificato il suo ruolo di mantenimento della pace in Etiopia e nella Repubblica Democratica del Congo, devastate dalla guerra, schierando persino delle truppe in quest’ultima. Nel frattempo, il mese scorso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Nairobi ha dichiarato con orgoglio che l’America è ora il principale mercato di esportazione del Kenya, grazie soprattutto alla crescita del settore tessile. Ma alcuni esperti ritengono che il riavvicinamento del Kenya agli Stati Uniti sia più indicativo delle mutate priorità di Pechino e delle difficoltà economiche del Kenya che della politica americana.
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