
Nigeria, l’Italia forma le imprese agroalimentari per rendere il settore più competitivo
Dopo gli imprenditori del Ghana, dell’Angola e di altri paesi africani, anche quelli della Nigeria beneficeranno del programma di formazione sviluppato dall’Italia per le imprese africane. Esso punta a rendere queste aziende più capaci di commerciare con il mondo esterno.
L’Italian Trade Agency (ITA), l’agenzia governativa che sostiene lo sviluppo delle imprese, in collaborazione con la Nigerian Export Promotion Commission (NEPC), ha lanciato un programma di formazione per gli imprenditori del settore agroalimentare.
Il programma soprannominato “E-Lab Innova” è volto a migliorare le competenze tecniche e manageriali delle aziende per sfruttare il potenziale economico e di creazione di posti di lavoro del settore, in linea con le aspirazioni del governo nigeriano.
“Rimaniamo impegnati a sostenere il piano del governo per creare più posti di lavoro attraverso l’industria agroalimentare e per garantire che queste aziende abbiano le competenze necessarie per crescere, sostenere le loro operazioni e contribuire alla crescita dell’economia nigeriana”, ha detto il dottor Alessandro Gerbino, direttore dell’Italian Trade Agency for West Africa.
Prima della Nigeria, l’Italia aveva lanciato la formazione in altri paesi africani come Ghana, Angola, Mozambico, Uganda ed Etiopia. In questi paesi, la formazione aveva lo scopo di sostenere il loro accesso ai mercati dell’UE, e di promuovere partnership commerciali con le aziende italiane.
In Nigeria, le aree prioritarie di questo programma sono i settori del mango, dell’ananas, del karité e delle arachidi. I manager di aziende ad alto impatto che operano in questi settori riceveranno quindi formazione e coaching per un periodo di 5 settimane. Alla fine di questa formazione, queste aziende dovrebbero essere in grado di vendere i loro prodotti sui mercati internazionali.
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