
Etiopia: studio di fattibilità per il collegamento ferroviario Etiopia-Sudan
Il Consiglio di amministrazione della Banca africana di sviluppo ha approvato una sovvenzione di 1,2 milioni di dollari al governo etiope per finanziare uno studio di fattibilità relativo a un collegamento ferroviario a scartamento standard (SGR) tra l’Etiopia e il vicino Sudan.
Questa sovvenzione del Fondo Africano di Sviluppo, il ramo prestiti a tasso agevolato del Gruppo, copre il 35% del costo totale dello studio, stimato in 3,4 milioni di dollari. Il finanziamento residuo sarà fornito dal NEPAD Infrastructure Project Preparation Facility (NEPAD-IPPF) sotto forma di una sovvenzione di 2 milioni di dollari, e da un contributo di 100.000 dollari per ciascuno dei due Paesi coinvolti. Il finanziamento è stato approvato a gennaio.
Lo studio di fattibilità della durata di due anni per il progetto ferroviario tra l’Etiopia e il Sudan ne valuterà la fattibilità tecnica, economica, ambientale e sociale, e le modalità di finanziamento alternative, compreso un partenariato pubblico-privato (PPP).
La linea ferroviaria collegherà Addis Abeba in Etiopia a Khartoum in Sudan, con un’estensione a Port Sudan sul Mar Rosso. Il percorso, concordato da entrambi i governi, si estende per circa 1.522 chilometri da Addis Abeba a Port Sudan.
Secondo il documento presentato ai direttori del Fondo Africano di Sviluppo, l’assenza di una via di comunicazione regionale che colleghi Etiopia, Sudan e altri Paesi del Corno d’Africa è un freno al commercio, allo sviluppo e all’integrazione regionale. La circolazione di merci e persone tra il Sudan e l’Etiopia richiede spesso l’uso di diversi mezzi di trasporto, il che aumenta i costi e allunga i tempi di viaggio.
I risultati dello studio di fattibilità del progetto saranno molto attesi perché la sua realizzazione interesserà gran parte dei 110 milioni di persone che vivono in Etiopia e i 43 milioni di abitanti del Sudan, oltre a quelle più lontane, poiché questo percorso sarà collegato alla rete di trasporto del Corno d’Africa.
Lo studio proposto è in linea con il documento di strategia nazionale 2016-2020 della Banca per l’Etiopia, che si ispira al Piano di crescita e trasformazione del Paese (GTP-II) e alle priorità del prossimo Piano decennale 2021-2030. È inoltre coerente con gli obiettivi di sviluppo a lungo termine del governo sudanese, descritti nella sua strategia nazionale di 25 anni (2007-2031). È inoltre pienamente in linea con la Strategia decennale 2013-2022 della Banca e con la priorità operativa dello sviluppo delle infrastrutture. Quattro delle cinque priorità strategiche della Banca sono affrontate da questo progetto: Integrare l’Africa, nutrire l’Africa, industrializzare l’Africa e migliorare la qualità della vita delle popolazioni africane.
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